Problema comedoni: gli ingredienti da evitare

In cosmesi si parla spesso di comedogenicità degli ingredienti.

Gli ingredienti comedogenici sono quelle sostanze che comportano la chiusura dei follicoli sebacei con conseguente comparsa di comedoni.

Il comedone non è altro che il punto bianco o nero (comedone chiuso o aperto) che si forma a causa dell’accumulo nel follicolo sebaceo di sebo prodotto in eccesso, che ristagnando si ossida assumendo il coloro nero,e dell’accumulo di cheratina causato dall’alterazione del processo di cheratinizzazione.

La formazione di comedoni può essere causata o favorita dall’utilizzo di prodotti cosmetici non adatti al proprio tipo di pelle perché contenenti ingredienti comedogeni.

Quali sono gli ingredienti comedogeni?

Sono solo due gli ingredienti ritenuti sicuramente comedogeni: isopropyl myristate e isopropyl palmitate.

Per gli altri si discute ancora. Sono ritenuti probabilmente comedogeni paraffinum liquidum, petrolatum, vaselina, mineral oil, mentre potrebbero diventare comedogenici, a seconda del tipo di pelle, cera alba, beeswax (cera d’api), prunus dulcis (olio di mandorle dolci), rosa moscheta (olio di rosa moscheta) e altri oli pesanti come ad esempio l’olio di oliva, sostanze che, in caso di pelli impure o grasse, è meglio non utilizzare allo stato puro e che è preferibile che non siano al primo o secondo posto dell’INCI quando sono contenute all’interno di una preparazione. Come spiegato nel Forum di Lola l’olio puro sulla pelle, in pelli predisposte, risulta comedogenico mentre l’olio in una crema è contenuto al massimo al 20% (quindi una concentrazione 5 volte minore, ma spesso dieci, dell’olio puro) ed è emulsionato, quindo spalmando la crema essa viene assorbita incatenata all’acqua, di conseguenza mettere una crema risulta molto più idratante e molto meno comedogenico che mettere un olio da solo. Nell’andare a controllare se le sostanze che compongono un cosmetico sono comedogene è importante anche andare a guardare la sua posizione nell’ INCI e quindi in che percentuale è utilizzato l’ingrediente nel prodotto, ciò vale per tutto, tranne che per l’isopropyl myristate, che non deve essere assolutamente presente.

Come si intuisce non c’è molta chiarezza su quali siano gli ingredienti comedogenici, infatti, a parte quelli sicuri sopra citati, per gli altri dipende dalla pelle e da quanto sia grassa e occlusiva la formulazione di un prodotto, in generale si può ritenere comedogeno qualsiasi prodotto faccia ingrassare la pelle dopo un paio d’ore.

Ciò che stupisce è la dubbia comedogenicità di sostanze derivate dal petrolio e la non considerazione dei siliconi.

Per quanto riguarda il petrolato, non è direttamente comedogeno ma può diventarlo in una pelle grassa o mista che già produce sebo in eccesso, per cui, se ad usare una crema con petrolati sono giovani donne, è più probabile che essa possa provocare la formazione di punti neri.

Per quanto riguarda i siliconi, quelli volatili non sono occlusivi, mentre altri con la molecola grossa possono esserlo, in ogni caso la loro estrema diffusività fa sì che facciano poco strato, e quindi non siano comedogenici.

Per evitare la formazione di comedoni, oltre ad essere attenti agli ingredienti contenuti nei prodotti di bellezza che utilizziamo, è importante pulire la pelle ogni giorno detergendola e, per il viso, al termine della pulizia usare il tonico e applicare una crema adatta al proprio tipo di pelle. Inoltre, per rimuovere le cellule morte e stimolare la formazione di un nuovo strato, fare uno scrub 1-2 volte a settimane e, almeno una volta a settimana, applicare una maschera purificante.

Si raccomanda di non sovraccaricare la pelle con creme e cremine, per evitare che l’eccessivo utilizzo di prodotti la faccia ingrassare ulteriormente, ma prendersi cura di sè senza esagerare.

 

 

 

 

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